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ATENE

(N.Pisu/N.Pisu)

 

La prima notte se c’è stata non è vera

una chimera dipinta su tela

è un uomo che dorme in balcone

parole incomprensibili alla televisione

è la sua pelle sulla tua

i rumori incessanti della via

il cuore pulsante nelle vene

i vostri corpi nella pancia di Atene

Sotto il cielo azzurro antico

terso, maestoso, infinito

almeno la brezza fresca di Grecia

a respirarti in bocca e in faccia

nelle ossa il suono del bouzouki

suona crescendo un sirtaki

così bella da perdonarle

difetti, sporcizia e ciarle

Benché le volti le spalle

ti scruta una dea dal suo colle

Penelope di giorno fa strage di cuori

di notte negozia con i creditori

in ogni angolo si vende qualcosa

chi non ha niente da vendere, una rosa

dormono i cani e i gatti di Atene

se non è male è di certo bene

L’ultima notte discende puntuale

finestre accese fino al crinale

a rimuginar sulla vita

del caffè schiumoso della Plaka

il vociare dei mercanti indiani

e fra un po’, fra un po’ sarà domani

nella resina delle taverne

filosofi e sbronzi a sere alterne