_IL CANTAUTORE, IL PRETE E I SUOI TOSSICOMANI

IL CANTAUTORE, IL PRETE E I SUOI TOSSICOMANI

“Le parole di Gesù sono sovversive, indomabili, rivoluzionarie: soffocano nelle sagrestie e respirano sul marciapiede.”
(Don Andrea Gallo)

Don Andrea Gallo quasi mi convinse che il mio ateismo non è poi così lontano dal suo cristianesimo. Provai a esprimere tale concetto nella canzone “Il Gallo canta”, che chiude l’album Girotondo, di cui Don Gallo è il regista occulto.
«Le religioni non hanno granché da insegnare agli uomini. Dovremmo imparare dagli oppressi, dai poveracci, che cercano rifugio sotto i cavalcavia, e dalle prime ore dell’alba sono indaffarati con i loro traffici. Così impareremmo la vita vera». Parole del Gallo a cui seguirono le mie: Abramo, Cristo, Maometto / il maratoneta in cui credi / la solitudine della disperazione / si aggira dalle prime ore.
Sono trascorsi dieci anni da quando lo incontrai suonando alcune canzoni di De André nel suo spettacolo Angelicamente anarchico. Fu lui a stabilire e indicarmi i titoli prescelti. Con una certa insistenza, si ostinò a volere il “Cantico dei drogati”, fregandosene del fatto che — come tentai invano di spiegare — quello fosse un pezzo per orchestra e sarebbe stato difficile adattarlo e arrangiarlo per due sole chitarre. Gli dissi che non potevo garantire il risultato, ma lui mi parlò della comunità per tossicomani San Benedetto al Porto di Genova e capii che il prete mi aveva messo in croce.
Quando ci salutammo, mi invitò ad andare a trovarlo a Genova e gli promisi che l’avrei fatto. Disse che saremo andati a mangiare nell’Osteria Marinara A’ Lanterna, gestita da persone che hanno vissuto storie difficili e da pescatori liguri. Tre anni dopo, il vecchio Don Don se ne andò…
Don Andrea Gallo (Genova, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013) è stato un presbitero, partigiano, educatore, attivista e saggista italiano, di fede cattolica e ideali comunisti, anarco-cristiani e pacifisti, prete di strada fondatore e animatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova.
Ho ritrovato la ripresa video del “Cantico dei drogati”, che eseguii davanti a centinaia di persone nel palco di Jerzu del “Festival dei Tacchi”, organizzato dal Cada Die Teatro. Poco prima di salire su quel palco, mentre fumava il sigaro, gli feci ascoltare “Buon vento” e si disse commosso.

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