Fabio Antonelli recensisce “Abacrasta e dintorni” su L’isola della musica italiana

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È decisamente lontano anni luce da qualsiasi moda o tentazione commerciale questo splendido lavoro di Nicola Pisu, ancorato saldamente ad un’ancestrale Sardegna, ai suoi ritmi lenti e dolenti.

Liberamente ispirato ai lavori letterari di Salvatore Niffoi “La leggenda di Redenta Tiria” e “Il viaggio degli inganni” questo concept album è pregno di poesia che grazie anche alla voce profonda e limpida di Nicola Pisu che a tratti ricorda quella di un giovane Fabrizio De Andrè, si insinua sotto pelle e di ascolto in ascolto, è un procedere lento ma che porta addirittura alla commozione nei momenti più toccanti.

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