_MELTON E ALTRE METEORE

MELTON E ALTRE METEORE

“Melton il sarto” è una canzone liberamente ispirata a The New Spoon River di Edgar Lee Masters, opera poetico-letteraria del 1924, meno fortunata, che seguì all’Antologia di Spoon River.
Il pezzo è stato arrangiato e, per le parti strumentali, eseguito integralmente dal musicista Gianfranco Fedele, che spesso appare come una meteora nelle mie produzioni.
Nella parte lirica Fedele ha inserito la citazione di un canto gregoriano (gaudete in domino semper).
Qualcuno l’ha definita canzone cimiteriale, livida, insomma, non proprio un tormentone estivo che scateni improvvisi e irrefrenabili, quanto per me inspiegabili, balli di gruppo.
In chiusura c’è invece l’appendice strumentale “Lettere da Spoon River” che chiude l’album, con i mille suoni emessi da Giovanni Vicidomini, i rumori di ghiaccio di Michele Uccheddu e i vocalizzi di Giustina Gambardella, altra meteora o stella che sia.

©2023

Imbottii le spalle di Henry Bennett
per conquistargli l’amore di Rosy Jenny;
e strinsi i pantaloni di Lucius Atherton
per contenere quei quarantaquattro di grasso.
E confezionai giacche di tight, redingote,
e modeste grisaglie per tranquilli gentiluomini,
e mantelli da sera per diavoli inquieti
quando il paese diventò la periferia di Chicago.
Ma persino la mia opera migliore dovette essere modificata: —
perché alla fine li si veste come foglie stese
una accanto all’altra su di un letto di viole: —
e così si taglia la giacca sulla schiena,
e pure i pantaloni, glieli si stendono sopra —
e così sono vestiti per il cielo!
(Edgar Lee Masters)