UNA CANZONE QUASI BRETONE
Max Manfredi il 7 dicembre 2021 ha pubblicato un nuovo album di dodici inediti intitolato Il Grido della Fata (Maremmano Records – IRD).
Oltre che su CD e vinile — spiega Max Manfredi —, verrà distribuito anche nell’innovativa versione “scrigno” no plastica, un rivoluzionario formato inventato da Vibrisse Studio che permette un ascolto ad alta fedeltà, ma anche animazione di immagini, ipertesti, possibilità interattiva, nuove pubblicazioni e addirittura nuove orchestrazioni.
Qualche mese fa, Max mi ha chiesto di riarrangiare una canzone per questa misteriosa versione “scrigno”. Sapevo solo che tale formato futuristico era qualcosa da aprirsi con un codice QR, fatto sta che da lì si può sentire, tra le altre cose, tutto il disco reinterpretato da alcuni musicisti da lui scelti, e io sono onorato di esserne parte.
Nel lavoro mi sono affidato al maestro Vicidomini, che ha trasformato la canzone in una specie di ballata bretone, stravolgendo l’armonia originale. A lui va tutto il merito per il risultato.
La chiave di lettura deriva dal fatto che Max cita nel testo il Calvados, che è un’acquavite di sidro di mela, tipica del nord della Francia… ma credo di essermi preso una cotta per “Malvina”, da quando eravamo compagni alla scuola media, in terza A.
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