testo IL PARTIGIANO DI FENOGLIO

IL PARTIGIANO DI FENOGLIO

Liberamente ispirata a Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio, 1968

(N.Pisu/N.Pisu)

 

Nubi basse e spesse

fanno banchina in cielo

ora seduti sull’erba fredda

poi sciamano i partigiani

fumano e fanno piani

gli sguardi sono fissi

alla truce lontananza

i fascisti a distanza

Al campanile del villaggio

battono le ore

armi magre, come il cibo

neve ferma sui sentieri

è cambiato tutto ieri

I’ll go on to the end               

un’idea di ribellione

nessun’altra soluzione

Rantolar di uomini

notti buie e scomode

pidocchi, bestemmie

e crepitar di paglia

del nido di mitraglia

but I’ll never give up

vento nero in collina

e una vecchia carabina

Di bruma imbottigliata

la pianura sottostante

l’acqua del disgelo

oltre il castagneto

s’intravede un elmetto

di certo è un fascista

questo nostro penare

glielo faremo pagare

Ogni tornante un agguato

freedom soon will come

then we’ll come from the shadow (*)

che ne resti almeno uno

di partigiano o qualcuno

a sfilar sugli strapiombi

della misera umanità

a difender la libertà

Il gemito di un compagno

ferito orribilmente

con gli occhi scoloriti

dall’atroce dolore

della guerra il fragore

ma ne resti almeno uno

ritto sulla specola

a scrivere la favola

Through the graves the wind is blowing (*)

l’alba scopre le case

timor di rappresaglie

a requisir vitelli

i partigiani sono belli

anche luridi e stremati

ricordo ancora i volti

ora che sono lì sepolti

Tito e i suoi uomini

the frontiers are my prison (*)

nella gelida campagna

il giorno della morte

come una cattiva sorte

se cesso di pensarti

muori istantaneamente

meglio mi resti in mente

 

(*) “The partisan” di Leonard Cohen, 1969