testo MELTON IL SARTO

MELTON IL SARTO

Liberamente ispirata a un epitaffio di The New Spoon River (1924) di Edgar Lee Masters

(N.Pisu/N.Pisu)

Al principio apprendista

di un’arte che non sai

incapace e presbite

poi aguzzai la vista

mirando la cruna

per la conquista

desideri da avverare

spingerli ad amare

Confezionavo illusioni

imbottendo spalle

scucivo il passato

stringendo pantaloni

imastivo speranze

di possibili amori

ora qui in collina

ne valse la pena

E mantelli da sera

per diavoli inquieti

le stagioni su misura

inverno o primavera

con la punta dell’ago

e passione vera

i preti, anche i preti

custodi dei segreti

Dentro le mie stoffe

uomini d’affari

donne raffinate

e persone goffe

talloni sgraziati

fasciati nelle staffe

mascheravo l’avarizia

con cura e perizia

Dentro i miei tessuti

cuciti su misura

belle figlie all’altare

e i figli partiti

coi capelli neri

e tornati canuti

malattie senza cura

la vita che non dura

[gaudete in domino semper] (*)

Alla fine ci si veste

su un letto di viole

si taglia la giacca

nelle ore funeste

pronti per il cielo

e non ci credereste

d’amore morto

mai più risorto

(*) da un canto gregoriano