NOVEMBRE
(N.Pisu/N.Pisu-A.Cappai)
Al banco d’un bar
o fuori a un tavolino
con le braccia stanche
senza far niente
se ne stanno annoiati
fra passato e presente
con gli occhi arrossati
dentro sguardi scavati
Dalle dieci del mattino
fin quando Giulio chiude
tra carte e biliardo
sfidando il giorno codardo
con il bicchiere in mano
come uno stendardo
attaccati al seno
del dio quotidiano
Cazzo, una sigaretta
poi le vado a comprare
prima un’altra birra
e un colpo al banco sferra
per sottolineare
che è un gioco di squadra
disastro da rallentare
silente gridare
Le nuvole sciolte nel cielo autunnale
son barche morte attese andate a male
Col sorriso amaro in faccia
e il singhiozzo nella gola
dice ai compagni
quanta feccia nei miei sogni
dischiude piano gli occhi
mostrando loro i pugni
occhi più vecchi
degli anni già vissuti
Sputa fuori il fumo
lo segue mentre sale
nell’aria di novembre
e aspira nuovamente
pensa a quelle ore
passate dolcemente
macerate nel sudore
fra le cosce dell’amore
Porco novembre, dicembre
porci preti e politici
porci pure i santi
e porco chi non sente
solitudine e fatica
di un esserci per niente
davanti alla salita
prima dell’ultima volata
Le nuvole sciolte nel cielo autunnale
son barche morte dipinte nei naufragi
Le nuvole sciolte lasciano a terra
ombre drammatiche sulla schiuma della birra