PIN NEL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO
Liberamente tratta da “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino (Einaudi, 1947)
(N.Pisu/N.Pisu)
Per arrivare in fondo al vicolo
i raggi del sole devono scendere
diritti e rasenti le pareti fredde
traversanti la striscia di cielo carico
Mondoboia a canatar al mattino
tracannare bicchieri finché imbrunisce
per spiare la Nera con gli uomini nudi
come tutti gli uomini: guerra, donne e vino
Seguendo il sentiero dei nidi di ragno
trovi i partigiani della montagna
coi loro sogni giusti e sbagliati
che si librano bassi sui prati
Mentre la Nera si vende al nemico
Pin girovaga solo nel bosco
le violenze della prigione
e incontra i compagni del Dritto
Seguendo il sentiero dei nidi di ragno
trovi i partigiani della montagna
coi loro sogni giusti e sbagliati
che si librano bassi sui prati
Canta Pin poi pianta baccano
in cielo farfalle dai colori sconosciuti
giorni di fame e gelo pungente
portano l’urlo delle bombe a mano
Lontane le strade dove stagna l’orina
l’odore acre di quel letto sfatto
l’ombra viola in fondo ai bicchieri
gli insulti e le botte della mattina
Seguendo il sentiero dei nidi di ragno
trovi i partigiani della montagna
coi loro sogni sbagliati e giusti
comunque uomini e soliti gusti